Il riflesso di Moro è uno dei tanti riflessi primitivi che si manifestano nei neonati fin dalla nascita. Questo riflesso, chiamato anche “riflesso di abbraccio” o “riflesso di spavento”, può essere affascinante e misterioso per i genitori e i caregiver che assistono ai movimenti inconsueti del loro piccolo. In questo articolo, esploreremo il riflesso di Moro in modo approfondito, cercando di comprendere il suo significato, il suo sviluppo e l’importanza nel progresso motorio del bambino.
Cos’è il riflesso di Moro?
Il riflesso di Moro è un riflesso neonatale che può essere scatenato da uno stimolo improvviso o da una sensazione di caduta. Prende il nome dal pediatra austriaco Ernst Moro, che lo descrisse per la prima volta.
Durante il riflesso, il bambino, estende improvvisamente le braccia e le gambe, solleva le braccia verso l’alto e apre le mani. Questa reazione è seguita da un ritorno delle braccia e delle gambe verso il corpo, come se il bambino stesse abbracciando qualcuno. Il riflesso di Moro può essere accompagnato da un breve periodo di pianto.
Come si manifesta?
Il riflesso di Moro inizia con l’estensione improvvisa delle braccia, che si muovono lateralmente e in avanti, con le mani aperte verso l’alto. Questo movimento può avvenire in modo simmetrico, con entrambe le braccia che si estendono alla stessa altezza, o in modo asimmetrico, con una braccia che si estende più dell’altra. Allo stesso tempo, le gambe del neonato si estendono verso il basso, in una posizione diritta o leggermente piegata.
Dopo l’estensione delle braccia e delle gambe, il neonato solleva le braccia verso l’alto, portando le mani vicine al capo. Questa fase del riflesso di Moro è caratterizzata da un movimento di sollevamento delle braccia, che può sembrare un gesto protettivo o di difesa.
Successivamente, il neonato riavvicina le braccia al corpo, come in un abbraccio. Durante questa fase, le mani possono chiudersi a pugno o stringere oggetti vicini, come se cercassero un sostegno o una sensazione di sicurezza.
È importante notare che il riflesso può essere accompagnato da altri segni, come l’apertura della bocca, l’allargamento degli occhi e una breve pausa nella respirazione.
Quali sono le fasi del riflesso di Moro?
Possiamo dividere il riflesso di Moro in 3 fasi:
Fase di innescamento: Il riflesso viene innescato da uno stimolo improvviso o da una sensazione di perdita di sostegno. Ad esempio, potrebbe essere causato da un rumore improvviso, da un movimento brusco o dalla sensazione di cadere. Questo stimolo improvviso attiva il riflesso.
Fase di estensione: In questa fase, il bambino estende le braccia in modo rapido e vigoroso verso l’esterno, con le mani aperte. Le braccia si allontanano dal corpo e le mani si spalancano verso l’alto.
Fase di contrazione: Dopo l’estensione delle braccia, il bambino fa una pausa breve e quindi contrazione le braccia verso il corpo. Questo movimento può sembrare un abbraccio, con le braccia che si piegano e si avvicinano al petto.
Le asimmetrie nel riflesso di Moro
Il riflesso di Moro può essere correlato a eventuali asimmetrie che possono essere presenti nel neonato. Durante il riflesso di Moro, è possibile osservare un’asimmetria nelle braccia, nelle gambe o nella risposta del bambino nel complesso. Alcuni neonati possono manifestare una reazione più pronunciata su un lato rispetto all’altro.
Tuttavia, è importante notare che la presenza di asimmetrie nel riflesso di Moro non è necessariamente indicativa di un problema o di un disturbo. Nel primo periodo di vita, è comune che i neonati possano avere piccole differenze nelle risposte motorie e riflessive.
Quali possono essere le cause dell’assenza del Riflesso di Moro
L’assenza del riflesso di Moro nei neonati può essere dovuta a diverse ragioni, tra cui:
Cosa fare se non scompare?
Il riflesso di Moro è un riflesso fisiologico che si sviluppa nei primi mesi di vita del neonato e di solito scompare intorno ai 3-6 mesi. Tuttavia, in alcuni casi, il riflesso di Moro può persistere oltre questa fascia di età. Se il riflesso di Moro continua ad essere presente oltre i 6 mesi di età o se hai preoccupazioni riguardo alla sua persistenza, è consigliabile consultare un pediatra o un professionista sanitario.
Il pediatra sarà in grado di esaminare attentamente il bambino, valutare il suo sviluppo motorio e riflessivo complessivo e determinare se è necessario ulteriori indagini o valutazioni specialistiche. Potrebbe essere consigliabile effettuare esami neurologici per escludere eventuali condizioni o disturbi sottostanti che potrebbero influenzare il riflesso di Moro.
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