Anche i bambini, proprio come gli adulti, possono soffrire di alito cattivo, un disturbo spesso sottovalutato, ma che può generare disagio sia nei piccoli che nei genitori. L’alitosi nei più giovani può essere occasionale, ad esempio al risveglio, oppure più persistente, segnalando una possibile causa da approfondire.
Pur non essendo di per sé una malattia, l’alitosi può essere un campanello d’allarme del fatto che qualcosa, nel delicato equilibrio della bocca e del tratto digestivo, non stia funzionando come dovrebbe.
Perché i bambini possono avere l’alito cattivo
Le cause dell’alitosi nei bambini sono molteplici, e nella maggior parte dei casi si tratta di situazioni facilmente gestibili:
- Igiene orale insufficiente: spesso i bambini, soprattutto in età prescolare, non lavano correttamente denti e lingua, permettendo ai batteri di accumularsi e produrre composti maleodoranti.
- Cavità o infiammazioni gengivali: carie, gengiviti e altre problematiche dentali possono essere fonte di odori persistenti.
- Respirazione orale: se il bambino tende a respirare con la bocca (ad esempio per via di allergie o adenoidi ingrossate), la secchezza delle mucose può aumentare il rischio di alito cattivo.
- Dieta ricca di zuccheri o proteine: alcuni alimenti, specialmente quelli molto elaborati, possono favorire la fermentazione batterica.
- Problemi gastrointestinali o infezioni delle vie respiratorie: faringiti, tonsilliti, reflusso e disbiosi intestinale possono contribuire all’emissione di odori sgradevoli.
In generale, i responsabili diretti sono batteri anaerobi, che vivono in ambienti poco ossigenati come la lingua o le tasche gengivali, e che producono composti solforati volatili, causa dell’odore sgradevole.
Come intervenire: igiene, alimentazione e… attenzione all’intestino
- La prima regola per contrastare l’alitosi è una corretta igiene orale, che dovrebbe includere:
- Lavaggio dei denti almeno due volte al giorno, con spazzolino adatto all’età
- Pulizia della lingua, dove si accumulano molti batteri
- Eventuale utilizzo di collutori specifici, sotto consiglio del pediatra o del dentista
- Anche l’idratazione è fondamentale: bere poca acqua porta a una ridotta produzione di saliva, che normalmente svolge un’importante funzione antibatterica.
- Dal punto di vista alimentare, meglio limitare snack zuccherati, merendine industriali e bevande gassate, preferendo invece frutta fresca, verdura croccante e yogurt naturali.
- Infine, è importante non sottovalutare il ruolo dell’intestino: molte volte, l’alito cattivo riflette un equilibrio alterato della flora batterica intestinale o un problema digestivo latente. Qui entra in gioco un alleato prezioso…
I probiotici come supporto all’equilibrio del microbiota
Negli ultimi anni, diversi studi hanno evidenziato come alcuni ceppi probiotici possano contribuire a migliorare l’equilibrio della flora batterica non solo intestinale, ma anche orale.
Proprio perché alcuni batteri sono responsabili della formazione dei composti maleodoranti, introdurre batteri “buoni” può aiutare a ridurre la loro proliferazione e riequilibrare l’ambiente microbico.
Ovviamente, i probiotici non sostituiscono una corretta igiene orale o una visita odontoiatrica, ma possono essere un valido supporto naturale nel percorso verso il benessere generale del bambino.
Conclusione
L’alitosi nei bambini non va ignorata, ma affrontata con serenità e attenzione. Nella maggior parte dei casi, bastano piccole abitudini quotidiane per migliorare la situazione. E se si desidera un supporto in più, i probiotici possono rappresentare un aiuto efficace per promuovere un ambiente orale e intestinale sano.